Come ho "rifatto" il Cremlino

 

“Mentre posavo gli intagli del mio favoloso parquet, nell’immensa Sala Caterina di 300 metri quadri, tutta affreschi dorati, capitelli preziosi, specchi e lampadari sfarzosi, mi sentii avvolgere da una sinfonia sublime che arrivava da chissà dove… Mi guardavo attorno e, pur sapendo che stavo fantasticando, mi sentivo felice, entusiasta, di quanto stava accadendo. C’era dell’incredibile davanti ai miei occhi. Mettevo le mani sul parquet su cui avevano sostato tutti i tzar Romanov e i potenti capi dell'Unione Sovietica...partendo da quell’omone di Pietro il Grande, la raffinatissima Caterina II, Lenin, Stalin, fino al presidente Eltsin.
Quello di allora, il mio, è stato un viaggio fantastico, tra gente meravigliosa, che difficilmente potrò dimenticare.”
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EST/E.B.



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